Tenacia e passione.
TUTTO PASSA, MA SIAMO SEMPRE QUI.
Ne sono successe di cose da quando è iniziata la nostra sfida di e con Monte Sante Marie. Cose belle e pure brutte. Eppure ci siamo ancora e una nuova risalita è iniziata.
Ci siamo reinsediati da ormai trent’anni e all’inizio nessuno, forse nemmeno noi, avrebbe scommesso sulle nostre possibilità di restare. Lo abbiamo smentito.
Oggi Monte Sante Marie cos’è? Solo un borgo agricolo di antica origine? No, Monte Sante Marie è molto di più. È un vero e proprio “sistema” in cui storia e leggenda, architettura e agricoltura, prodotti tipici e tradizione, cultura e arte, progetti e professioni si intrecciano e interagiscono con le realtà umane – e, perché no, con i sogni – dei suoi abitanti: i proprietari, i loro amici, i loro ospiti e i semplici visitatori.
Monte Sante Marie – e il suo fardello di vicende, di battaglie e di misteri – è infatti il fulcro di una sorta di “work in progress”, di un disegno a lungo termine: ricreare le condizioni affinché il borgo torni ad essere ciò che fu, una comunità viva ispirata a valori di sobrietà, consapevolezza, rispetto del passato come risorsa primaria, ma anche centro di elaborazione di proposte e di idee nuove, nonché fonte di sussistenza economica e intellettuale.
CHI SIAMO
Un piccolo mondo fatto di silenzio, memoria, libri, musica, cinema, amici e natura.


Due abitanti ma non solo.
STEFANO E DANIELA
Monte Sante Marie è il ritrovo preferito di persone diverse dal solito. Lo diciamo sempre: è questo luogo che sceglie, e seleziona.
I titolari, Stefano e Daniela, sono già un po’ eccentrici: giornalista, viaggiatore e amante della musica lui, editore, comunicatrice e bibliofila lei.
Stefano Tesi, titolare dell’antica azienda di famiglia, è anche un giornalista specializzato in reportage di viaggio, costume e cultura da tutto il mondo e lavora per le più importanti testate nazionali del settore.
Autore di libri e guide, si occupa poi di ambiente, economia, agricoltura, vino ed enogastronomia.
Segue in prima persona la conduzione della fattoria ed in particolare la produzione dell’extravergine, di cui è assaggiatore professionista.
Per anni conduttore di programmi radiofonici, appassionato di rock, soul e r&b, collezionista di dischi e critico musicale, riversa tutti i suoi molteplici interessi nella conversazione, una delle attività più gettonate dagli ospiti nei dopocena in fattoria.
Sua moglie Daniela è invece esperta di comunicazione ed editore. La sua idea “luminosa”, alcuni anni fa, è stata di fare di Monte Sante Marie il “cuore” della sua attività attraverso l’utilizzo di uno strumento all’epoca pionieristico: Internet. Ciò ha fatto di lei un vero personaggio e le è valso parecchi articoli di stampa, nonché la partecipazione al Maurizio Costanzo Show, come esempio di “giovane imprenditrice che ha scoperto un modo nuovo di vivere e lavorare con successo in campagna”. Le sue specialità? Il mondo del web marketing e la comunicazione di impresa per aziende, anche quelle dal grande potenziale ma dai piccoli numeri, volumi di nicchia, libri d’autore. Ma anche la cucina: memorabili i dolci, i biscotti all’olio e il pane fatto in casa. È lei la docente dei corsi che si organizzano in fattoria.
Intorno a loro, ruotano Pasquy, una cagnolina recuperata dall’abbandono, e un numero imprecisato di gatti la cui unica o quasi attività è quella di dormire ovunque e reclamare dosi massicce di cibo e carezze.
E' Monte Sante Marie che seleziona
LA PICCOLA COMUNITà
Valori e unicità
Perché Monte Sante Marie riunisce in sé una serie di valori unici
IL PAESAGGIO
Il borgo domina su un paesaggio straordinario, quello delle Crete Senesi, non a caso preso a prestito da registi, pubblicitari e fotografi per un diluvio di spot e di pellicole famose.
Palazzi nobiliari, “case da padrone” medievali, “case da pigione”, fortificazioni, sotterranei, edilizia rurale, poderi, romitori, opifici concentrati in un insieme che costituisce il documento palpabile del processo evolutivo seguito da un centro rurale ininterrottamente abitato da 1300 anni. Vincolato dalla Sovrintendenza ai Monumenti e incluso nell’Albo d’Oro delle Dimore Storiche della Toscana per l’opera di rivitalizzazione sostenuta dalla proprietà, Monte Sante Marie è anche associato anche all’Associazione Italiana dei Castelli.
Nato come torre longobarda e poi evolutosi in corte feudale, castello di confine, comune, Monte Sante Marie ha costituito per 13 secoli una comunità indipendente sul territorio, teatro di battaglie, assedi, armistizi, atti notarili e pastorali.
Già fattoria storica a base mezzadrile, l’azienda biologica di oggi costituisce un esempio singolare di rilancio e di recupero produttivo della collina interna toscana.
LA 'NUOVA' ECONOMIA
Laboratorio di sperimentazione di nuovi modi di lavorare da ‘remoto’, sede d’elezione dei “neorurali”, azienda-pilota dell’agriturismo toscano, fattoria sperimentale di nuove colture, Monte Sante Marie esprime un potenziale ancora tutto da scoprire e una vera e propria “officina” di nuove idee.
Nonostante il grande numero di fabbricati di pregio posseduti dalla Tenuta, la proprietà ha rinunciato a priori a qualsiasi progetto di vendita e ha varato un’innovativa campagna di “affidamento” degli immobili abbandonati: l’uso gratuito a lungo termine concesso a terzi in cambio dei lavori di recupero e consolidamento.
L'EREDITà CULTURALE
Monte Sante Marie costituisce una sorta di “libro aperto”, liberamente consultabile, ad uso di storici, sociologi, architetti, giuristi, agronomi interessati allo studio del passato.
RITMI LENTI E SILENZIO
Monte Sante Marie è stato uno dei primi luoghi in Italia (1986) a sperimentare il fenomeno dei “neorurali”, ovvero il progressivo ripopolamento della campagna spopolatasi dopo l’urbanizzazione del secondo dopoguerra ad opera di “nuovi” proprietari legati a diverse professioni e nuove tecnologie.
Punto di ritrovo di artisti, scrittori, creativi, musicisti, fotografi, bibliofili e collezionisti, Monte Sante Marie costituisce una vera e propria “isola culturale” accessibile a tutti, ma non per tutti.
Calanchi, biancane e borri popolati da cinghiali, lupi, caprioli, aironi, tassi, donnole, volpi, fagiani, lepri, istrici, poiane, falchi, scoiattoli, tortore, colombi, martore, tutti animali amati e rispettati che è facile incontrare passeggiando. Nell’area è proibita la caccia.