Nella Tenuta di trovano fossi e valli incontaminate dove da sempre cresce il più prezioso e misterioso dei frutti della terra, l’insondabile tartufo bianco. Un prodotto-non-prodotto (che non si coltiva, ma si raccoglie: il massimo che si può fare è cercare di mantenere il terreno nelle condizioni ideali affinchè il tuber magnatum pico si riproduca al meglio) molto capriccioso, sensibilissimo a tutto cià che alteri l’equilibrio del suolo.
Dal 2001 abbiamo ottenuto che le aree tartufigene più ricche della Tenuta di Monte Sante Marie, in una magnifica pioppeta lungo il fiume Ombrone, fossero riconosciute come “Tartufaia naturale migliorata“: zone, cioè, dove la raccolta è riservata a noi che ne abbiamo cura e che siamo obbligati a migliorarle con costanti opere di manutenzione del terreno, regimazione delle acque, messa a dimora delle giuste essenze.
E’ qui che il nostro tartufaio di fiducia raccoglie i tartufi e accompagna gli ospiti nella ricerca, un vero e proprio rito che spesso si conclude con una grigliata o una merenda sulla “truffle beach” di Monte Sante Marie, la spiaggetta naturale creata da un’ansa del corso d’acqua.